GlassBoy

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di Samuele Rossi
con Andrea Arru, Giorgia Wurth, David Paryla, Loretta Goggi, Massimo De Lorenzo
genere: drammatico – durata: 90 minuti – Italia 2020

Liberamente ispirato al libro di Fabrizio Silei, vincitore del Premio Andersen, Il bambino di vetro, Glassboy parla di libertà, rischio, paura, coraggio, crescita, comunicazione fra ragazzini e adulti e lo fa attraverso una storia realistica attraversata da eco fiabesche.

Pino, un ragazzino malato e fragile, vive chiuso nella propria stanza, senza poter avere amici o poter andare a scuola. Grazie ad una serie fortuita di avvenimenti riuscirà ad entrare a far parte degli “Snerd”, piccola band di suoi coetanei. Amato da genitori apprensivi e oppresso dalle eccessive preoccupazioni della nonna (che ha perso il marito a causa della sua stessa malattia) e dal burbero precettore, una volta superata la paura di affrontare il mondo oltre la propria cameretta, Pino riuscirà finalmente a trovare la sua strada grazie all’aiuto e all’affetto dei suoi amici.


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APPROFONDIMENTO
Giulia Calvani per cinematographe.it

Il film di Samuele Rossi è una summa dei riferimenti “attraversati e vissuti come spettatore”, dai Goonies ed E.T – L’extraterrestre a Stand by Me, da Hook all’universo Disney con Crudelia De Mon e il perfido maggiordomo Edgar, opere in cui l’infanzia veniva disegnata come l’unica possibilità di superare le fragilità.
In Glassboy realtà e fiaba si tendono la mano, si incontrano e si amano, esaltandosi a vicenda come nei migliori capolavori di genere. Il valore del contatto umano, la necessità di vivere oltre ogni dolore o timore, la purezza di una gara in bicicletta e l’autenticità di un ritrovo comune come una piazza. Un ritorno al fanciullino, a quelle sensazioni tattili e olfattive impresse nella memoria dell’adulto e difficili da abbandonare. Samuele Rossi esalta i ricordi, le emozioni genuine delle prime volte, il contrasto tipico della crescita e lo scontro generazionale. La figura di Pino si scopre lentamente, viene alla luce libera da schermi, finestre, tende, forte della sua sola immaginazione e dell’universo fantastico che è in grado di creare. In questa storia universale senza tempo realtà e fantasia coincidono, messe in risalto dalla splendida fotografia di Ariel Salati.