17.15 Tre cuori / dalle 19.30 rassegna Divino Commedia

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Lunedi 24 Novembre


/ CINEMA ore 17.15

Tre cuori

Di Benoît Jacquot
Con Benoît Poelvoorde, Charlotte Gainsbourg, Chiara Mastroianni, Catherine Deneuve, André Marcon
Titolo originale 3 coeurs
Drammatico, durata 100 min. – Francia 2014

Sguardi affidati al caso, sentimenti inattesi: rara intensità e naturalezza per Benoit Jacquot.
Tutto nasce dal caso, da sguardi che si sfiorano. Un incontro inatteso, di notte, in una città della provincia francese, fra un uomo e una donna. Due figure solitarie che si incamminano, senza conoscersi eppure già ben conoscendosi, una a fianco dell’altra, che si esprimono per poche parole e fondamentali piccoli grandi gesti. Inizia così 3 cœurs di Benoît Jacquot.


Il film del regista francese (la cui filmografia comprende opere meravigliosamente depistanti come L’intouchable e Villa Amalia) è un viaggio verso, dentro la morte compiuto con magistrale equilibrio e una crescente tensione narrativa, visiva, musicale. Ne sono protagonisti Marc, impiegato all’agenzia delle imposte e alla soglia dei cinquant’anni, e Sylvie, quasi quarantenne che lavora nel negozio d’antiquariato di famiglia. Il cuore, nel senso dei sentimenti e della malattia, regola e scompagina con le sue aritmie gli orari, le attese, gli appuntamenti. Marc e Sylvie si perderanno e Marc troverà, senza saperlo, nella sorella della possibile amata, Sophie, la donna con la quale costruire una famiglia.

Jacquot tesse una possente tela mélo con la complicità di Charlotte Gainsbourg, immensa nel ruolo di Sylvie, e di tutti gli altri interpreti, ognuno adeguato al personaggio: Chiara Mastroianni nei panni di Sophie, Catherine Deneuve e Benoît Poelvoorde in quelli della madre-matrona che tutto controlla e dell’uomo sofferente di cuore che non ha smesso di amare Sylvie.

3 cœurs è un film che vive di oggetti (un accendino, le fotografie appese alle pareti, gli abiti indossati da Sylvie), di gesti ripetuti, delicati e indelebili (quello abituale che compiono le sorelle portandosi le dita alle labbra), di occhi, mani, corpi che si cercano, vicini e lontani, per le stanze, su Skype, dietro un vetro. Personaggi che, in maniera diversa, si avviano verso un altrove, unico luogo possibile dove ri-trovarsi felici, dopo avere chiuso gli occhi. In un film in cui, con struggente naturalezza, in tre momenti decisivi entra in campo la voce di un narratore come se fossimo, e lo siamo, dentro un romanzo dove non si ha paura di esprimere i molti battiti del cuore descrivendoli e filmandoli con rara intensità.
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Ingresso
Intero € 7,00 • Ridotto € 6,00 per soci Unicoop Firenze


/ RASSEGNA dalle ore 19.30

Divino Commedia – musica, parole e cinema attorno al vino

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ore 19.30
Massimiliano Coviello presenta il libro
“Il cinema italiano racconta il vino. Le vigne e le tavole, le produzioni e il consumo consapevole”
in collaborazione e con la partecipazione di Enoteca Italiana di Siena
con la partecipazione di Silvana Lelli dell’Enoteca Italiana di Siena

Curato da Massimiliano Coviello, il volume – senza dimenticare mai le “regole” del consumo consapevole – omaggia un rapporto speciale che in Italia ha trovato da sempre la sua massima espressione.
 Come sottolinea Omar Calabrese dell’Università di Siena nella sua introduzione, tanti e svariati sono i volumi che negli ultimi anni hanno trattato il tema vino-cinema, ma in questo caso ci si allontana da intenti promozionali analizzando alcuni lavori puntando su alcuni momenti della narrazione filmica (come brindisi, pasto, vendemmia o festività) per trovare le chiavi di lettura alla comprensione delle funzioni culturali e sociali del vino.

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ore 20.30
Leonardo Romanelli presenta il consorzio “Chianti”
assaggio vini

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ore 21.30

Proiezione “C’eravamo tanto amati”
Partecipa Massimiliano Coviello. Presenta Claudio Carabba, critico cinematografico

Un film di Ettore Scola
Con Nino Manfredi, Vittorio Gassman, Aldo Fabrizi, Stefania Sandrelli
Commedia, durata 121′ min. – Italia 1974

Nella storia di tre amici, trent’anni di storia italiana. Si conoscono in montagna facendo i partigiani e affrontano il dopoguerra pieni di energia e di idee, ma l’infermiere rimane infermiere e il professore meridionale passa da una delusione all’altra.

Trent’anni di vita italiana, dal 1945 al 1974, attraverso le vicende di tre amici ex partigiani: un portantino comunista (Manfredi), un intellettuale cinefilo di provincia (Satta Flores) e un borghese arricchito (Gassman). S’incontrano a varie riprese, rievocando speranze deluse, ideali traditi, rivoluzioni mancate. Rapsodia generazionale turgida e sincera, poco rigorosa ma appassionata, lamentosa e qua e là graffiante, armonizzata “sul registro di un malinconico ma efficace umorismo critico” (R. Ellero), dove l’amarezza di fondo si stempera in toni crepuscolari. Tutti bravi e registrati a dovere gli interpreti, compreso il compianto Satta Flores (1937-85). Scritto da E. Scola con Age & Scarpelli, dedicato a Vittorio De Sica (1901-74) che non fece in tempo a vederlo. Fu un calibrato film-epitaffio in sintonia con i tempi e i gusti del pubblico, con una sapiente costruzione narrativa fatta di morbide sconnessioni temporali e non priva di una quieta stilizzazione teatrale. Pioggia di premi italiani, francesi e sovietici.
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Ingresso gratuito