17.00 Il segreto della miniera / 19.00 Grazie a Dio / 21.30 Burning – L’amore brucia

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Venerdì 1 Novembre


/ CINEMA ore 17.00

Il segreto della miniera

di Hanna Antonina Wojcik-Slak
con Leon Lucev, Marina Redzepovic, Zala Djuric Ribic, Boris Cavazza, Maj Klemenc
genere: drammatico – produzione: Slovenia, Bosnia-Herzegovina 2017 – durata: 100 minuti

La vera storia di Mehmedalija Alić, lavoratore che portò in superficie una verità agghiacciante. Un film che ha la durezza della realtà e la potenza dell’amor.
La storia contemporanea ha i suoi segreti, le sue lacune, le sue fragilità. A volte restano sepolte dalla paura, dall’incuria della memoria collettiva, dal sottinteso odio che giustifica il proprio silenzio con il vittimismo dei torti subiti. Nel Segreto della miniera la regista slovena Hanna Slak scrive e dirige una storia vera, che conosce bene.
A un minatore della Slovenia centrale viene assegnato un compito: riaprire e ispezionare un vecchio tunnel per consentire all’impresa privata, proprietaria della miniera, di chiuderlo definitivamente. Ma abbattendo via via le barriere di roccia e mattoni presenti all’interno del tunnel scoprirà molto di più: un segreto che non doveva scoprire e che gli impongono di riseppellire…
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Ingresso
Intero • € 8,00
Ridotto soci UniCoop Firenze • € 6,00
Ridotto over 65 (fino alle ore 18.30, esclusi festivi e prefestivi) • € 6,00
Omaggio bambini • ingresso omaggio solo la domenica
Ridotto studenti under 18 • € 5,00
Ridotto studenti universitari (solo per ultima replica del giorno) • € 5,00


/ CINEMA ore 19.00

Grazie a Dio

di François Ozon
con Melvil Poupaud, Denis Ménochet, Swann Arlaud, Josiane Balasko
genere: drammatico – durata: 137 minuti – produzione: Francia 2019

In Francia, malgrado i tentativi di censura, è uscita l’opera di Ozon che denuncia la pedofilia e i silenzi della chiesa: “Grazie a Dio”, un film necessario. Orso d’argento a Berlino.
“Grâce à Dieu” è il titolo di un film che riprende una frase del cardinale Philippe Barbarin. L’arcivescovo di Lione, e come tale primate delle Gallie, è finito in tribunale con l’accusa di non avere denunciato un prete pedofilo della sua diocesi. Il pubblico ministero ha dissipato i sospetti che pesavano su di lui ed è assai probabile che il verdetto (previsto tra pochi giorni) assolva il prelato, numero uno nella gerarchia della Chiesa francese.

Ma quella frase, “Grazie a Dio”, usata dal regista François Ozon come titolo del suo film, è rivelatrice di un atteggiamento che se non sconfina nel reato di omissione rivela il comportamento a lungo seguito dalla Chiesa, o da gran parte dei suoi più autorevoli rappresentanti. Interrogato sul fatto che un suo sacerdote pedofilo l’avesse fatta franca per tanto tempo, il cardinale Barbarin si è lasciato sfuggire che «Grazie a Dio è intervenuta la prescrizione». Come se quest’ultima, prevista dalla giustizia laica, equivalesse anche a un’assoluzione della Chiesa. Ed esentasse dunque quest’ultima dal prendere decisioni per fermare e punire l’azione del prete. Il cardinale ha riconosciuto il lapsus. François Ozon non l’ha perdonato. Il titolo del suo film è come uno schiaffo. Ozon è garbato nella narrazione e nelle immagini. “Grâce à Dieu” è uscito in 307 sale, in tutta la Francia, al momento giusto: mentre a Roma si riuniva l’eccezionale assemblea di vescovi per trattare il problema della gli abusi sessuali su minori. Fino all’ultimo la proiezione del film, che ha ricevuto il Gran Premio della giuria al festival di Berlino, ha rischiato di non essere autorizzata.

Bernardo valli per L’Espresso / articolo completo
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Ingresso
Intero • € 8,00
Ridotto soci UniCoop Firenze • € 6,00
Ridotto over 65 (fino alle ore 18.30, esclusi festivi e prefestivi) • € 6,00
Omaggio bambini • ingresso omaggio solo la domenica
Ridotto studenti under 18 • € 5,00
Ridotto studenti universitari (solo per ultima replica del giorno) • € 5,00

 

Dalle 19.00 alle 21.00
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/ CINEMA ore 21.30

Burning – L’amore brucia

di Chang-dong Lee
con Steven Yeun, Yoo Ah-In, Joong-ok Lee, Jong-seo Jun, Soo-Kyung Kim, Seungho Choi, Seong-kun Mun, Bok-gi Min, Soo-Jeong Lee, Hye-ra Ban
genere: drammatico – durata: 148 minuti – produzione: Corea del sud, 2018

Lee Chang-dong infiamma i confini tra il visibile e il non, con un thriller che è ossessione di ricordi, presenze, assenze. Per ragionare sul senso stesso della creazione di una storia.
Jong-su è un aspirante scrittore che vive di espedienti. Quando incontra per caso Hae-mi non la riconosce, ma la ragazza si ricorda di lui e lo persuade a prendersi cura del suo gatto. Jong-su si innamora, ma Hae-mi parte per l’Africa: al suo ritorno è accompagnata dal misterioso e facoltoso Ben.
Attraverso il personaggio del taciturno Ben, Lee delinea un ritratto implacabile dell’invisibilità del male: Ben è ricchissimo, annoiato e portato inevitabilmente a osservare i piccoli uomini che gravitano attorno a lui come burattini impazziti, vulnerabili e manipolabili. Un mondo in cui le differenze sociali, la violenza e il pregiudizio sono più forti che mai e più inafferrabili che mai, nascosti sotto strati di maschere e sorrisi. In cui c’è chi brucia e chi protegge, chi gioca a fare dio e chi sogna, perché è tutto ciò che gli resta da fare.
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Ingresso
Intero • € 8,00
Ridotto soci UniCoop Firenze • € 6,00
Ridotto over 65 (fino alle ore 18.30, esclusi festivi e prefestivi) • € 6,00
Omaggio bambini • ingresso omaggio solo la domenica
Ridotto studenti under 18 • € 5,00
Ridotto studenti universitari (solo per ultima replica del giorno) • € 5,00