17.00 e 21.00 Is the Man Who Is Tall Happy? / 18.30 The Dance of Reality / 22.30 Santa sangre

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Venerdi 7 Novembre


/ CINEMA ore 17.00 e 21.00

Is the Man Who Is Tall Happy?

An Animated Conversation With Noam Chomsky

Un film di Michel Gondry
Con Michel Gondry, Noam Chomsky
Documentario, durata 90 min. – Francia 2013

Il cineasta trasversale e bricoleur, l’artigiano dei sogni, il modellatore di idee si diverte e sorprende. E dà vita a un prodotto ibrido che unisce scienza e animazione: uscirà in Italia a ottobre, distribuito dalla giovane I Wonder Pictures, il documentario Is the man who is tall happy?, conversazione ‘animée’ tra Noam Chomsky, padre della linguistica generativa (finito di recente nei test d’ingresso universitari), e lo stesso Gondry. Nel film, le teorie spiegate dal filosofo americano prendono forma grazie alla penna del regista, che le disegna e le anima man mano che le comprende. Gondry monta dai 12 ai 24 fotogrammi al secondo e alle immagini delle interviste, fatte a più riprese a partire dal 2010 con una cinepresa Bolex 16 mm, il cui rumore entra nel sonoro, lascia appena il 2 percento del totale delle scene.
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Ingresso
Intero € 6,00 • Ridotto € 5,00


/ CINEMA ore 18.30

The Dance of Reality (La danza della realtà)

Un film di Alejandro Jodorowsky
Con Alejandro Jodorowsky, Brontis Jodorowsky, Axel Jodorowsky, Adan Jodorowsky, Pamela Flores
Biografico, durata 130 min. Cile 2013

Il ritorno di Jodorowsky al cinema in un’odissea felliniana di splendidi eccessi.
Figlio di emigranti ebrei ucraini esiliati in Cile, Jodorowsky reimmagina la propria infanzia, conservando la verità dei personaggi ma trasponendo gli eventi in un universo poetico. In questa biografia immaginaria, Alejandrito cresce nella merceria “Ukrania” del padre, ateo e severissimo, che lo costringe a prove di resistenza fisica e coraggio eroico, mentre la madre, le cui parole escono sotto forma di canto, rappresenta un porto sicuro e sentimentale. Ma è proprio il padre, Jaime, il vero protagonista di questo poema epico che lo vede passare dallo stalinismo convinto alla fascinazione per il dittatore don Carlos Ibañez, che si era ripromesso di uccidere, fino alla redenzione e alla riscoperta di sé.
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Ingresso
Intero € 7,00 • Ridotto € 6,00 per soci Unicoop e correntisti Banca di Cambiano


/ CINEMA ore 22.30
Per la rassegna “Jodo Story

Santa sangre – Sangue santo

Di Alejandro Jodorowsky
Con Guy Stockwell, Alejandro Jodorowsky, Blanca Guerra, Sabrina Dennison, Adan Jodorowsky, Sergio Bustamante, Axel Jodorowsky, Thelma Tixou, Faviola Elenka Tapia, Jesus Juarez
Drammatico, durata 119 min – Italia 1989

Coerente col suo talento visionario e fedele al manifesto stilato a suo tempo con Arrabal, Topor, Marceau, Jodorowski, “prodotto” da Claudio Argento, descrive ancora una volta le angosce passando per i corridoi del sangue e della crudeltà.

Traumatizzato dall’infanzia (sua madre evira con l’acido solforico il marito adultero che le amputa le braccia e si sgozza) e ricoverato per vent’anni in clinica, Fenix evade e si mette con la madre in un numero di cabaret in cui le presta braccia e mani. Ma è un posseduto, spinto a uccidere giovani donne dal demone della madre fanatica e monca. C’è anche un happy end. Melodramma grottesco in stile grand-guignol? Trash movie d’autore? Malsano e perverso splatter dove il sangue scorre a fiotti, zampilli, rivoletti, laghetti? Esercizio di barocchismo sregolato che gronda di citazioni e rimandi al cinema del passato (fino a Fellini) con il circo più teratologico dai tempi di Freaks? A prenderlo per quel che è – un “divertimento” ad alta tensione visionaria di una truculenza sorvegliata dall’angelo custode dell’ironia – è prodigo di piaceri, specialmente nella seconda parte. Quarto film dell’apolide A. Jodorowsky, scritto con Roberto Leoni e Claudio Argento, finanziato in parte dal secondo, fratello di Dario.
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Cileno di sangue russo, apolide e giramondo per vocazione, Alejandro Jodorowsky, è stato uno dei grandi protagonosti dell’arte neo-surrealista e psichedelica degli anni settanta. La sua trilogia del viaggio (El Topo, Il paese incatato e La montagna sacra) resta una tappa capitale del percorso sovversivo e visionario di una intera generazione. Dopo un lungo distacco (Il ladro dell’arcolabeno, 1999) “Jodo” è tornato al cinema con The Dance of Reality (presentato a Cannes nel 2013) una storia che mescola, in una strana atmosfera da circo, le memorie più lontane dell’autore e i fantasmi della repressione in Cile.
Claudio Carabba
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Ingresso
Intero € 6,00 • Ridotto € 5,00