Un Otello altro • Oscar De Summa

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21,30

Produzione La Corte Ospitale

UN OTELLO ALTRO

di Oscar De Summa
da William Shakespeare
con Oscar De Summa, Stefano Cenci, Mauro Pescio, Antonio Perrone
produzione La Corte Ospitale

“se un uomo non ha ancora scoperto qualcosa per cui morire non ha ancora iniziato a vivere”
M.L.king

Con questo lavoro, che segue il precedente e fortunato spettacolo Amleto a pranzo e a cena, prosegue la ricerca di Oscar De Summa nella direzione di una rilettura in chiave pop dei classici shakespeariani.

Dalla notte di Venezia alla notte di Cipro, l’oscurità notturna avvolge Otello, incombe sui personaggi, fa di quel nero un manto che tutto copre: Otello è la notte. Tra la notte guerresca e amorosa di Venezia  e la notte di pace e di morte di Cipro si compie la vicenda dei personaggi, si delinea il singolarissimo percorso di una tragedia che non muove da un evento personale, individuale, per giungere a dimensioni progressivamente più vaste come nelle altre tragedie shakespeariane, ma passa da un evento pubblico, nazionale, verso una condizione di dramma personale, privato.
Questo è il testo shakespeariano in cui più nettamente si ripresenta una situazione di teatro medioevale: il diavolo (Jago) prende al laccio, al di là delle nostre forze, il corpo e l’anima. Ma nello steso tempo questa è anche l’opera più contemporanea di Shakespeare proprio perché il dramma è tutto personale e privato. E contemporaneo è anche il pregiudizio nei confronti del diverso: il moro, il nero, così disprezzato, così diverso appunto. Infine, se sostituiamo la parola “invidia” li dove dovremmo leggere incapacità o fallimento, nelle vite dei vari personaggi, in primis in quella di Jago, allora ci troviamo di fronte ad una miscela sociale esplosiva.
Ma è a teatro che ci troviamo, nel luogo dove, come una vecchia compagnia di commedia dell’arte, i nostri prenderanno le mosse per raccontare questa storia, per accorgersi di quanto il nostro piccolo quotidiano sia intriso di indistruttibili pregiudizi, dove le belle parole si frantumano di fronte alle reali necessità, proprio nelle piccole invidie tra colleghi… Ed è così che tra una risata e un ghigno giungiamo al momento in cui la bellezza, ai nostri occhi Desdemona, viene uccisa, realmente e metaforicamente, dall’uomo così incapace di accoglierla, di viverla, senza pregiudizi.
Oscar De Summa

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