17.30 Quel pomeriggio di un giorno da cani / 20.00 Fino a qui tutto bene / 21.30 L’avanposto • Torneranno i prati,

Home  /  Archivio Eventi  /  Current Page

Spazio-Alfieri_quel-pomeriggio-di-un-giorno-da-cani_fino-a-qui-tutto-bene

Martedì 7 Aprile


/ CINEMA ore 17.30
Gli Spostati in collaborazione con:
Spazio Alfieri – Quelli della Compagnia – SNCCI Gruppo toscano, presentano
IL MARTEDI DELL’ALFIERI, STORIE E MEMORIE DEL CINEMA

Il Metodo dell’Actors Studio
Fondato nel 1947 a New York da Elia Kazan e da altri registi di teatro e di cinema, il laboratorio di formazione dell’attore più prestigioso al mondo ha ripreso gran parte degli insegnamenti del regista e teorico russo Stanislavskij, che al Teatro di Mosca guidava i suoi discepoli verso un’immersione totale, fisica e psicologica, nel personaggio per raggiungere sulla scena un’interpretazione naturalistica e “spirituale” frutto di un paziente lavoro di ricerca interiore. Da quando Lee Strasberg prese le redini dell’Actors Studio (1951), generazioni di attori e attrici di fama mondiale sono passati dall’ex chiesa presbiteriana di West 44th Street a Manhattan, confermando nei loro risultati artistici la portata rivoluzionaria di quel Metodo.
Qualche nome in ordine alfabetico? Anne Bancroft, Marlon Brando, Montgomery Clift, James Dean, Robert De Niro, Bruce Dern, Faye Dunaway, Robert Duvall, Jane Fonda, Gene Hackman, Katharine Hepburn, Dustin Hoffman, Philip Seymour Hoffman, Walter Matthau, Steve McQueen, Liza Minnelli, Marilyn Monroe, Paul Newman, Jack Nicholson, Al Pacino, Sean Penn, Anthony Quinn, Robert Redford, Julia Roberts, Mickey Rourke, Rod Steiger.
Non c’è altro da aggiungere.

Quel pomeriggio di un giorno da cani – Dog Day Afternoon

Di Sidney Lumet (Usa 1975 – col – 120’)
Con Al Pacino, John Cazale, Charles Durning, Chris Sarandon

Cinecronaca di una vera rapina da dilettanti in una banca di Brooklyn, con Sonny e Sal che intrattengono premurosamente gli ostaggi mentre fuori il cerchio di polizia si stringe minaccioso. Come dietro le transenne l’altra America degli anni ’70 manifesta per i diritti civili negati, anche in sala il pubblico palpita per un Pacino da Oscar.

Tutti i film saranno presentati in versione originale con sottotitoli italiani
e introdotti da un critico o da un Professore universitario
.
__
Ingresso
intero € 5,00 • Ridotto € 4,00 per studenti e over 64
__
Prossimi appuntamenti
14 aprile • QUALCUNO VOLÒ SUL NIDO DEL CUCULO di Milos Forman
21 aprile • TORO SCATENATO di Martin Scorsese

Dalle 19.00 alle 21.30
PROVA L’APERICINEMA DE “I RAGAZZI DI SIPARIO
con le specialità preparate dai ragazzi coordinati da Matteo Alessi
APERICINEMA • ingresso al film + aperitivo = € 12,00

 

/ CINEMA ore 20.00

Fino a qui tutto bene

Di Roan Johnson
Con Alessio Vassallo, Paolo Cioni, Silvia D’Amico, Guglielmo Favilla, Melissa Anna Bartolini.
Commedia, durata 80 min. – Italia 2014

Il regista e sceneggiatore, londinese di nascita e pisano di adozione aveva in mente una storia semplice, divertente, perfetta per essere interpretata da un piccolo gruppo di giovani attori come una moderna Armata Brancaleone

La storia parte dall’ultimo weekend di cinque ragazzi che hanno studiato e vissuto nella stessa casa, mangiando assieme, scontrandosi, innamorandosi e passando intere nottate sui libri, tra feste, gioie e dolori. Ma quel momento così divertente e allo stesso tempo protetto, sta per giungere al termine e i protagonisti dovranno assumersi le loro responsabilità.

Vincenzo, Paolo, Ilaria, Andrea e Francesca, interpretati rispettivamente da Alessio Vassallo, Paolo Cioni, Silvia D’Amico, Guglielmo Favilla e Melissa Anna Bartolini, prenderanno strade diverse, andando incontro a scelte che cambieranno quell’idilliaco equilibrio. Alcuni rimarranno nella propria città, altri sceglieranno di partire per lavorare all’estero.

Il film racconta proprio questo, gli ultimi tre giorni di cinque amici che hanno condiviso il momento probabilmente più bello e intenso della loro vita, che difficilmente dimenticheranno.

“Nel 2013, l’Università di Pisa mi chiese di fare un documentario e mi sono sorpreso ad ascoltare ragazzi che, anziché lamentarsi per la crisi, avevano un atteggiamento di sfida. Propensi a rilanciare, piuttosto che ad arrendersi. Per questo, quando ci è venuta l’idea per raccontare la fine di quel periodo protetto e acerbo, anziché seguire il classico percorso che ci avrebbe portato a sentirci dire che avremmo dovuto aspettare, che i soldi erano finiti, che avremmo dovuto scendere a compromessi produttivi, abbiamo deciso di fare da soli, di non arrenderci, di puntare in alto.” così Johnson ha raccontato il progetto, definendo il gruppo di amici e colleghi che hanno realizzato il film una moderna “Armata Brancaleone“. “Questo film sull’amicizia è stato fatto grazie agli amici, alcuni professionisti del settore, altri semplicemente amici. Gli attori dormivano nella casa in cui stavamo girando così da essere davvero coinquilini e questo clima ci ha fatto diventare i personaggi del film”.

Presentato alla nona edizione del Festival internazionale del film di Roma, questa innovativa avventura produttiva vanta anche l’amichevole partecipazione di Isabella Ragonese.
Aurelio Verità, Il Fatto Quotidiano
__
Ingresso
Intero € 7,00 • Ridotto € 6,00 per soci Unicoop Firenze e correntisti Banca di Cambiano


/ CINEMA ore 21.30
Per la rassegna SEGNALATI DALLA CRITICA, a cura di Claudio Carabba
Nel nome del cinema di passione e di ricerca, inquieto e indipendente, spesso poco difeso sul mercato… Riprendendo un lavoro iniziato nel decennio settanta, il Sindacato nazionale critici cinematografici (Sncci) segnala e promuove dal 2012 i film che gli sembrano più belli e significativi. Lo “Spazio Alfieri” propone una selezione (sette film) dall’ampia rosa, cominciando dalla prima italiana di Life Itself.

L’avanposto
da “I ponti di Sarajevo”

Film collettivo del 2014, firmato da 13 registi del cinema europeo in occasione del centenario della Prima guerra mondiale.

Torneranno i prati

Di Ermanno Olmi, 2014
Con Claudio Santamaria e Alessandro Sperduti

Alla fine della prima guerra mondiale, sull’altopiano di Asiago, i soldati in trincea continuano a morire, in un modo vano e crudele. Partito da un racconto di De Roberto (La paura) Olmi costruisce un canto sul dolore e la speranza degli uomini.
__
Ingresso
Intero € 6,00 • Ridotto € 5,00 per soci Unicoop Firenze
Abbonamento alla rassegna “Segnalati dalla critica” € 25,00