House of Cardin

Home  /  on-demand  /  Current Page

di P. David Ebersole, Todd Hughes
con Sharon Stone, Naomi Campbell, Alice Cooper, Dionne Warwick, Jenny Shimizu, Jean-Michel Jarre, Pierre Cardin
genere: documentario – durata 90 minuti – Stati Uniti, Francia 2019

Il ritratto pop di una straordinaria icona di stile, capace di penetrare le fibre del novecento.

Chi è Pierre Cardin, nato Pietro Cardin, italiano di origini e trasferitosi a Parigi nel 1945? Primo sarto della maison Dior e pioniere della minigonna in passerella, è colui che ha inventato nel 1961 il prêt-à-porter e il “new look”, precursore di molte altre tendenze nel campo dell’alta moda, e non solo. House of Cardin mostra la vita e le creazioni di un mito della moda, compiendo un vero e proprio viaggio nel tempo all’interno del suo archivio personale. Ricordi, memorie e racconti si uniscono alle interviste esclusive a personaggi come Naomi Campbell, Jean-Paul Gaultier e Sharon Stone, per raccontare uno stilista che, alla soglia dei 97 anni, non smette ancora di stupire.


BIGLIETTO SALA VIRTUALE: POSTO UNICO € 2,90

ACQUISTA IL TUO BIGLIETTO

 

APPROFONDIMENTO
Tommaso Tocci per mymovies.it

L’evoluzione della casa di moda Cardin, fondata dal giovane Pierre dopo gli inizi con Christian Dior, ha preso infatti svolte impreviste e colossali, prima stupendo con delle creazioni altamente originali che hanno cementato il nome dello stilista nella cultura popolare, poi contribuendo a democratizzare la haute couture aprendo un canale verso una clientela non esclusiva (avviando la rivoluzione del prêt-à-porter), e infine disintegrandosi in una galassia di prodotti sotto licenza sempre più lontani dai dettami dell’alta moda, che hanno essenzialmente fatto evaporare il nome di Cardin mentre lo rendevano onnipresente.

Girandoci un po’ intorno, House of Cardin allude al tema, ormai inseparabile dalla storia del personaggio, tanto che sarà la parte iniziale del documentario sui fasti originali e irriverenti degli anni cinquanta e sessanta a cogliere di sorpresa gli spettatori più giovani, senza mai andare a fondo delle sue ripercussioni più controverse.

Un “a bit of a sellout”, “sì è un po’ venduto”, fa capolino nella sventagliata dei vari “genio” e “maestro” pronunciati dai tanti volti celebri sullo schermo per introdurre il personaggio all’inizio del documentario. Ma quella di Cardin è stata una strategia ben precisa, illustrata nelle scene con i materiali più recenti, in cui il quasi centenario imprenditore osserva i prodotti realizzati dai collaboratori, e di certo straordinariamente redditizia e affascinante come parabola su come si costruisce un’identità e fin dove ci si può spingere prima di perderla.