16.30 Gatta Cenerentola / 21.30 Benvenuti ma non troppo

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Martedì 3 Ottobre


/ CINEMA ore 16.30

Gatta Cenerentola

Di Alessandro Rak, Ivan Cappiello, Marino Guarnieri, Dario Sansone
Con Alessandro Gassmann, Maria Pia Calzone, Massimiliano Gallo, Mariano Rigillo
Animazione – Italia 2017, durata 86 minuti

Alziamo i calici: questo piccolo film tutto italiano, partenopeo in particolare, è un grande gioiello che attira grazie alla sua anima piena di luce che vi resterà dentro a lungo. Vi conquisterà. (Huffington Post)
La cenere lì dove c’era solo luce. Una grande nave, una volta simbolo di speranza e ideali, trasformata in un covo di traffici e delinquenti, palazzo di un ‘re’ camorrista in una Napoli distopica oscurata nei colori e negli umori dopo un’eruzione del Vesuvio. È l’ambientazione della Gatta Cenerentola animata versione noir e favola moderna creata dai registi Alessandro Rak (vincitore di un European Film Award per L’arte della felicità), Ivan Cappiello, Marino Guarnieri, Dario Sansone.

Un’opera raffinata che tra suggestioni classiche e postmoderne si appropria della fiaba codificata nel XVII secolo dal maestro di ogni racconto, Giambattista Basile, ma di tradizione orale millenaria. La Gatta creata dalla Mad Entertainment (che produce con Rai Cinema), studio napoletano diventato in pochi anni una delle realtà più interessanti e innovative dell’animazione italiana, sbarcherà nelle sale italiane il 14 settembre. Nel cast di voci, fra gli altri, Massimiliano Gallo, Mariapia Calzone, Alessandro Gassmann, Mariano Rigillo e Renato Carpentieri.

La Cenerentola della Mad, che vediamo bambina e alla vigilia dei 18 anni, è cresciuta ”quasi come una gatta selvatica”
 sulla Megaride, ferma nel porto. Una immensa imbaracazione, che era stata il luogo dei sogni di rinascita per la città, attraverso tecnologie avveniristiche, del filantropo e scienziato Vittorio Basile (doppiato da Rigillo), eliminato dopo il matrimonio con Angelica (Calzone), donna e complice del boss Salvatore Logiusto, detto O’ re (Gallo), che utilizza l’eredità di Cenerentola per fare del porto di Napoli una capitale del riciclaggio. Ed è proprio la Megaride, diventata un bordello, dove spadroneggiano le sei sorellastre di Cenerentola, a fare da teatro alla ricerca di giustizia della protagonista. A legare presente, passato e futuro, ci sono gli ologrammi, tracce della tecnologia creata da Vittorio Basile, che prendono vita inaspettatamente, tra sogno e realtà.
(Il Fatto Quotidiano)
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Ingresso
Intero • € 7,00
Ridotto soci UniCoop Firenze • € 6,00
Ridotto over 65 (fino alle ore 18.30, esclusi festivi e prefestivi) • € 6,00
Ridotto studenti under 18 • € 5,00
Ridotto studenti universitari (solo per ultima replica del giorno) • € 5,00

 

Dalle 19.00 alle 21.00
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APERICINEMA • ingresso al film + aperitivo = € 12,00

 

/ CINEMA ore 21.30
con la Fondazione Il Cuore si scoglie Onlus

Benvenuti ma non troppo

Di Alexandra Leclère
Con Karin Viard, Didier Bourdon, Valérie Bonneton, Michel Vuillermoz, Josiane Balasko
Commedia, durata 106 min. – Francia 2015

A Parigi tira aria di tempesta e di sinistra. Durante un inverno particolarmente rigoroso, il governo francese firma un decreto che obbliga i proprietari di case con più di cento metri quadrati a ospitare precari e senza tetto per svernare la stagione. In un immobile del VI arrondissement, una famiglia di destra e una coppia bobo di sinistra non gradiscono. Dopo tentativi falliti di resistenza, cedono all’inevitabile e ‘vincono’ un ospite a testa. Ma è soltanto l’inizio. Tra meschinità e altruismo, villania e cortesia il condominio implode sotto lo sguardo scontroso di una portinaia fascista e riconoscente per i suoi venticinque metri quadri.

Commedia sociale di Alexandra Leclère, Benvenuti…ma non troppo è divisa più che riconciliata. Vicino per cliché e per quell’idea che in fondo siamo tutti un po’ razzisti al film di Philippe de Chauveron (Non sposate le mie figlie), Benvenuti…ma non troppo è abitato letteralmente dalla classe borghese. Ceto ‘privilegiato’ dal cinema di Alexandra Leclère, questa volta è messo a dura prova da un choc sociale e da un’audace misura sociale della gauche che costringe i ‘ricchi’ a convivere coi ‘poveri’, ridotti a intrusi e confinati ai margini della storia.
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Ingresso libero