17.30 Proiezioni incontri / 21.00 giornata dedicata a Leo Ferrè
APPUNTAMENTO ALL’ANNO DIECIMILA giornata dedicata a Leo Ferrè
promossa dal Tetes de Bois, Teatro Puccini, istituto Francese e la Regione Toscana
Partecipano: Andrea Satta, Enrico de Angelis, Giuseppe Gennari, Alessio Lega, Gian Maria Testa,
Peppe Voltarelli, Sergio Staino.
programma in via di definizione
Parleranno
MARIE-CHRISTINE FERRÉ, ISABELLE MALLEZ, CRISTINA SCALETTI, ENRICO DE ANGELIS, MAURO MACARIO, ADRIANO SOFRI, GIUSEPPE GENNARI, ANTONIO PRETE, ANDREA SATTA, MATHIEU FERRÉ
Suoneranno
ALESSIO LEGA, MARCO ROVELLI, TETES DE BOIS, CARMINE TORCHIA, PEPPE VOLTARELLI
Una giornata dedicata a Léo Ferré, un incontro tra uomini e canzoni, testimonianze personali, video inediti e ascolti di frammenti audio ed esibizioni dal vivo.
Ferré, toscano di adozione (vi ha vissuto ininterrottamente dal 1969 fino alla sua scomparsa), vuole essere ricordato proprio in questa terra. E ciò avverrà coinvolgendo alcuni degli intellettuali più appassionati.
Insieme a Sergio Staino, al Teatro Puccini, ai Têtes de Bois e con il sostegno fondamentale della Regione Toscana e la collaborazione dell’Istituto Francese, Firenze e la Toscana rendono omaggio al grande artista francese. E’ il primo passo di un progetto che vedrà i Têtes de Bois lavorare tutto il prossimo anno sulle tracce della poesia in musica. Un evento che anticipa la realizzazione di un prossimo disco, di alcuni videoclip e di altri momenti tutti dedicati a questo straordinario poeta che è stato Léo Ferré.
Léo Ferré è un artista totale e naviga nella nostra mente con la sua vela permanente. Colpevole la cultura italiana di non averla illuminata a sufficienza e di non averla intercettata che distrattamente come una rotta preziosa, ma parallela.
“Ferré, il più francese degli chansonniers”, come disse Gilbert Bécaud poco dopo la sua morte, è stato anche un autore toscano. Qui da noi ha scelto di vivere e scrivere alcune delle sue pagine più belle. Ricordare la sua discografia in queste poche righe è impossibile. Ma non si può non sottolinearne la ecletticità, è stato certo cantante poeta e musicista (oltre 400 canzoni), ma anche direttore di orchestra, scrittore di romanzi – come “Benoît Misère” – ed ha prodotto un oratorio sulla “Chanson du Mal-aimé” di Apollinaire. Ferré e il suo spirito ribelle, Ferré e il coraggio dell’anticonformismo. Ferré e l’anarchia, Ferré e la Spagna di Franco, Ferré e i poeti in musica, i rimatori più folli e seducenti strappati alla icona delle pagine dorate delle biblioteche e messi in bocca ai ragazzi attraverso le note della sua musica.