18.00 Grazie a Dio / dalle 20.30 rassegna “Ecce Pizze”

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Lunedì 28 Ottobre


/ CINEMA ore 18.00

Grazie a Dio

di François Ozon
con Melvil Poupaud, Denis Ménochet, Swann Arlaud, Josiane Balasko
genere: drammatico – durata: 137 minuti – produzione: Francia 2019

In Francia, malgrado i tentativi di censura, è uscita l’opera di Ozon che denuncia la pedofilia e i silenzi della chiesa: “Grazie a Dio”, un film necessario. Orso d’argento a Berlino.
“Grâce à Dieu” è il titolo di un film che riprende una frase del cardinale Philippe Barbarin. L’arcivescovo di Lione, e come tale primate delle Gallie, è finito in tribunale con l’accusa di non avere denunciato un prete pedofilo della sua diocesi. Il pubblico ministero ha dissipato i sospetti che pesavano su di lui ed è assai probabile che il verdetto (previsto tra pochi giorni) assolva il prelato, numero uno nella gerarchia della Chiesa francese.

Ma quella frase, “Grazie a Dio”, usata dal regista François Ozon come titolo del suo film, è rivelatrice di un atteggiamento che se non sconfina nel reato di omissione rivela il comportamento a lungo seguito dalla Chiesa, o da gran parte dei suoi più autorevoli rappresentanti. Interrogato sul fatto che un suo sacerdote pedofilo l’avesse fatta franca per tanto tempo, il cardinale Barbarin si è lasciato sfuggire che «Grazie a Dio è intervenuta la prescrizione». Come se quest’ultima, prevista dalla giustizia laica, equivalesse anche a un’assoluzione della Chiesa. Ed esentasse dunque quest’ultima dal prendere decisioni per fermare e punire l’azione del prete. Il cardinale ha riconosciuto il lapsus. François Ozon non l’ha perdonato. Il titolo del suo film è come uno schiaffo. Ozon è garbato nella narrazione e nelle immagini. “Grâce à Dieu” è uscito in 307 sale, in tutta la Francia, al momento giusto: mentre a Roma si riuniva l’eccezionale assemblea di vescovi per trattare il problema della gli abusi sessuali su minori. Fino all’ultimo la proiezione del film, che ha ricevuto il Gran Premio della giuria al festival di Berlino, ha rischiato di non essere autorizzata.

Bernardo valli per L’Espresso / articolo completo
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Ingresso
Intero • € 8,00
Ridotto soci UniCoop Firenze • € 6,00
Ridotto over 65 (fino alle ore 18.30, esclusi festivi e prefestivi) • € 6,00
Omaggio bambini • ingresso omaggio solo la domenica
Ridotto studenti under 18 • € 5,00
Ridotto studenti universitari (solo per ultima replica del giorno) • € 5,00

 

Dalle 19.00 alle 21.00
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APERICINEMA • ingresso al film + aperitivo = € 12,00

 

/ CINEMA
per la rassegna ECCE PIZZE – film gratuiti per studenti universitari

ore 20.30

Vice – L’uomo nell’ombra

di Adam McKay
con Christian Bale, Amy Adams, Steve Carell, Sam Rockwell, Tyler Perry, Alison Pill.
genere: biografico – durata: 132 minuti – produzione: USA, Gran Bretagna, Spagna, Emirati Arabi Uniti 2018

50 anni di storia americana raccontati attraverso Dick Cheney: da operaio elettrico senza futuro ad astuto burattinaio nella stanza dei bottoni degli USA, artefice del più grande cambiamento nella democrazia statunitense, all’indomani dell’attacco alle Twin Towers dell’11 settembre.
Wyoming, 1963. Espulso dall’Università, il giovane Dick Cheney continua a bere anche mentre lavora ai pali della corrente elettrica e per la seconda volta viene arrestato per guida in stato di ebbrezza. A quel punto, la fidanzata Lynne gli dà un ultimatum: o diventa la persona di potere che lei in quanto donna non può essere ma può aiutare e guidare, oppure tra loro è finita. I due diventeranno una “power couple” di Washington e domineranno placidamente, quasi nell’ombra, l’amministrazione di George W. Bush.

 

ore 22.30

Le invisibili

di Louis-Julien Petit
con Audrey Lamy, Corinne Masiero, Noémie Lvovsky, Déborah Lukumuena, Sarah Suco
genere: commedia – durata: 102 minuti – produzione: Francia 2018

A tu per tu con le clochard parigine: recitano, sì, ma le loro storie sono vere. In un film che scava dentro la solitudine femminile con ironia e leggerezza.
Le donne di Louis-Julien Petit sono trasparenti per la società. Si muovono per la città con le mani occupate da pacchi trasbordanti, sono senza tetto e senza famiglia e si presentano ogni giorno, pochi minuti prima delle otto del mattino all’Envol, un centro diurno per donne senza fissa dimora.
Quando il Comune decide di chiuderlo, le dirigenti si lanciano in una missione impossibile: dedicare gli ultimi mesi a trovare un lavoro alle loro assistite. Violando ogni regola e incappando in una serie di equivoci, riusciranno a dimostrare che la solidarietà al femminile può fare miracoli.
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Ingresso gratuito