16.30 e 22.00 Foxtrot / 18.30 Insyriated / 20.00 A casa tutti bene

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Giovedì 29 Marzo


/ CINEMA ore 16.30 e 22.00

Foxtrot

Di Samuel Maoz
Con Lior Ashkenazi, Sarah Adler, Dekel Adin, Yehuda Almagor, Shaul Amir, Gefen Barkai, Ran Buxenbaum, Rami Buzaglo, Aryeh Cherner
Drammatico, durata 113 minuti. Israele, Germania, Francia 2017

Un’opera dall’ironia tagliente, che analizza con lucidità la società contemporanea israeliana, ma allo stesso tempo è pervasa da una profondissima disperazione.
A otto anni dal “Lebanon”, con il quale conquistò il Leone d’oro, Samuel Maoz torna a Venezia 74, in concorso con “Foxtrot”, potente satira sull’impotenza dell’uomo di fronte a quella forza – che possiamo chiamare fato, destino, casualità –  in grado di travolgere completamente la vita degli uomini. Un destino laico, è bene dirlo, a cui tutti andiamo incontro inconsapevolmente, pilotandolo con le nostre scelte quotidiane.

Alcuni ufficiali dell’esercito si presentano alla porta di casa di Michael Feldman (Lior Ashkenazi) e di sua moglie Dafna (Sarah Adler), annunciando la morte in guerra del figlio Jonathan (Yonathan Shiray). La vita dei due coniugi viene stravolta, con Michael che entra in una turbinosa spirale di rabbia tra la vicinanza ossessiva dei parenti e la presenza costante di soldati tra le sue mura, per poi trovarsi di fronte a un’imperscrutabile svolta…

“Foxtrot” inizia come un dramma familiare, per poi svelare la sua vera natura piano piano, come un puzzle composto con calma e rigore, spaziando tra diversi linguaggi. È un film complesso, che cresce con il tempo, scritto e girato con grande controllo e mestiere.
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Ingresso
Intero • € 7,00
Ridotto soci UniCoop Firenze • € 6,00
Omaggio bambini • ingresso omaggio solo la domenica
Ridotto over 65 (fino alle ore 18.30, esclusi festivi e prefestivi) • € 6,00
Ridotto studenti under 18 • € 5,00
Ridotto studenti universitari (solo per ultima replica del giorno) • € 5,00


/ CINEMA ore 18.30

Insyriated

Di Philippe Van Leeuw
Con Hiam Abbass, Diamand Abou Abboud, Juliette Navis, Mohsen Abbas, Moustapha Al Kar
Drammatico, durata 85 minuti – Produzione: Belgio, Francia 2017

Dalla malinconia del nonno all’energia della figlia, tutti in famiglia riescono a trovare un modo per non sentire il rumore assordante delle bombe e continuare a vivere. Tutti risplendono di verità.
La guerra in Siria, ma quella vista da dietro le tende sempre chiuse, attraverso le finestre che non si possono mai aprire, attraverso lo sguardo delle donne che combattono in casa quanto gli uomini in città. La guerra in Siria è quella che costringe una famiglia qualsiasi in un giorno qualsiasi a nascondersi nella propria casa e a sperare di vivere anche quando la morte sembra a ogni bombardamento più vicina.

Con coraggio e determinazione Oum Yazan (Hiam Abbass) difende il proprio nido, raccogliendo attorno a sé i suoi figli, suo padre anziano, la domestica e i vicini, giovani sposi con un neonato, che invece pianificano la fuga in Libano. Divisa tra partire e restare, la famiglia è costretta ad affrontare giorno per giorno la fame, la paura, l’angoscia nel silenzio di un segreto che non deve essere rivelato, nel timore di scoprire che il mondo non sarà più lo stesso. Philippe Van Leeuw, direttore della fotografia belga, diventa per la seconda volta regista per filmare la Siria con la stessa urgenza che aveva mostrato in ”Le jour où Dieu est parti en voyage” (2009), storia di una donna tutsi durante il genocidio del 1994.

Per la seconda volta Van Leeuw racconta la grande storia attraverso le storie per rispondere, forse, a quella domanda che sorge di fronte ai rifugiati, agli sbarchi nel Mediterraneo, ai tragici telegiornali: da cosa fuggono? È nelle quotidiane angosce, nelle conversazioni a letto, nell’intimo delle vite dei civili, che il regista va a cercare la risposta per un claustrofobico dramma a porte chiuse. Primi piani e sequenze lente scandiscono il racconto della guerra racchiuso in sole ventiquattro ore tra le mura di una casa in stato d’assedio permanente.
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Il film che ci voleva per dare una casa, un habitat e una vita quotidiana ai corpi e alle storie dei siriani che a milioni in questi anni stanno fuggendo come rifugiati dalla lacerante guerra civile.

“La guerra finirà presto e saremo di nuovo tutti in pace”, Oum Yazan rassicura suo figlio ma non lo spettatore.
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Ingresso
Intero • € 7,00
Ridotto soci UniCoop Firenze • € 6,00
Omaggio bambini • ingresso omaggio solo la domenica
Ridotto over 65 (fino alle ore 18.30, esclusi festivi e prefestivi) • € 6,00
Ridotto studenti under 18 • € 5,00
Ridotto studenti universitari (solo per ultima replica del giorno) • € 5,00

Dalle 19.00 alle 21.00
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APERICINEMA • ingresso al film + aperitivo = € 12,00

 

/ CINEMA ore 20.00

A casa tutti bene

Di Gabriele Muccino
Con Pierfrancesco Favino, Stefania Sandrelli, Stefano Accorsi, Claudia Gerini, Elena Cucci, Giulia Michelini, Carolina Crescentini, Massimo Ghini, Sabrina Impacciatore, Ivano Marescotti
Drammatico, durata 105 minuti – Italia 2018

‘A casa tutti bene’, a dispetto del titolo evidentemente ironico, è una commedia “che sta male”. Stanno male i suoi personaggi, tutti piccoli piccoli e alle prese coi contrasti e i conflitti mai risolti.
Pietro e Alba festeggiano cinquant’anni d’amore. Dal loro matrimonio sono nati Carlo, Sara e Paolo, imbarcati con coniuge, prole, zie e cugine per un’isola del Sud. In quel luogo ameno, in cui Pietro e Alba hanno speso il loro tempo più bello, si riunisce una famiglia sull’orlo di una crisi di nervi.

Carlo, separato da Elettra, è vessato da Ginevra, la nuova e insopportabile consorte, Sara, sposata con Diego, cerca di recuperare un matrimonio alla deriva, Paolo, cacciato dalla moglie e disprezzato dal figlio a causa di un tradimento, gira a vuoto e finisce a letto con la cugina. E poi c’è Riccardo che aspetta un figlio da Luana ed elemosina una (seconda) chance allo zio Pietro, Elettra che prova a fare fronte alla gelosia di Ginevra e Isabella, moglie annoiata di un marito troppo lontano che tradisce con Paolo.
Il mare grosso e un temporale improvviso, impediscono le partenze dei traghetti e costringono gli invitati a prolungare soggiorno, convivenza e agonia. Satelliti nevrotici intorno agli ‘sposi’ provano a passare una nottata che non passa e non passerà.
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Ingresso
Intero • € 7,00
Ridotto soci UniCoop Firenze • € 6,00
Omaggio bambini • ingresso omaggio solo la domenica
Ridotto over 65 (fino alle ore 18.30, esclusi festivi e prefestivi) • € 6,00
Ridotto studenti under 18 • € 5,00
Ridotto studenti universitari (solo per ultima replica del giorno) • € 5,00