17.00 e 19.15 On the Milky Road / 21.30 Che vuoi che sia

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Venerdì 12 Maggio


/ CINEMA ore 17.00 e 19.15

On the Milky Road – Sulla Via Lattea

Di Emir Kusturica
Con Monica Bellucci, Emir Kusturica, Predrag Manojlovic, Sloboda Micalovic, Sergej Trifunovic
Drammatico, durata 125 min. – Serbia, Messico, USA, Gran Bretagna 2016

Animali, (belle) donne, botti, guerra e danze: Emir Kusturica è tornato. Con Monica Bellucci.
Il regista è anche protagonista nei panni di un soldato che dopo la guerra si vede chiuso tra due donne: la sorella di un eroe di guerra in procinto di tornare al villaggio e che lo vuole sposare e una contadina portata lì da un’altra città proprio per far sposare l’eroe. Ma l’ex-marito di questa donna le sta dando la caccia. Kusturica scrive un melodramma oltre ogni riga ambientato – come da tradizione – ai confini geografici e storici della guerra civile jugoslava.

La guerra però stavolta è solo lo sfondo, nemmeno il contesto, le bombe iugoslave che non fanno male e quelle senza bandiera (le tute nere delle forze speciali private come allegoria dell’ONU?) che invece uccidono servono per caricare e dare forza simbolica alla storia d’amore che, assieme ai concetti di bellezza e poesia naturalista (gli animali grandi mattatori fin dalla prima buffa sequenza, i frutti, i luoghi dell’entroterra serbo), riescono a far superare ogni orrore, con il rischio però di lasciare vuoti incolmabili.
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Mirko Granata per Cinematografo.it • Recensione completa)
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Ingresso
Intero € 7,00
Ridotto soci UniCoop Firenze € 6,00
Ridotto over 65 (fino alle ore 18.30, esclusi festivi e prefestivi) € 6,00
Ridotto studenti universitari (dalle ore 22.00) € 5,00

 

Dalle 19.00 alle 21.00
PROVA L’APERICINEMA DE “I RAGAZZI DI SIPARIO
con le specialità preparate dai nostri ragazzi
APERICINEMA • ingresso al film + aperitivo = € 12,00

 

/ CINEMA ore 21.30
CIAK SUL LAVORO, rassegna a cura di Associazione Anémic
Organizzazione e redazione: Gianna Bandini, Marco Pesci, Gabriele Rizza, Alessandra Sarri

Che vuoi che sia

Sarà presente il regista Edoardo Leo
Regia: Edoardo Leo
Sceneggiatura: E. Leo, Alessandro Aronadio, Marco Bonini, Renato Sannio
Fotografia: Alessandro Pesci
Musica: Gianluca Misiti
Interpreti: Edoardo Leo, Anna Foglietta, Rocco Papaleo, Marina Massironi, Bebo Storti, Massimo Wertmuller
Italia 2016; col.; 105 min.

Il sesso, o meglio la perdita di sessualità, al tempo di Internet. E della crisi (economica) Un’ossessione o una risorsa? Forse ci si può fare un po’ di soldi. Un bel po’ di soldi. Fra piattaforme e crowdfunding, se non si inceppa, il meccanismo, la “trovata geniale” genera interesse e interessi. Curiosità. Attese. Diventa virale. Può essere una stupida canzoncina o, come nel caso di Claudio e Anna, una scena hard. Sorge un interrogativo: è davvero così sbagliato svendere la propria intimità per potersi finalmente permettere di realizzare i propri sogni? Facebook, Twitter, i selfie, i social e il porno online. Per Claudio e Anna, spogliarsi della propria intimità a vantaggio del “popolo della rete”, vale 250mila euro. Al quarto film da regista, Edoardo Leo gioca la carta della commedia “sporca”, amara e dolente, apparentemente gaia e divertente, in realtà feroce nel suo chiedere a noi spettatori di dare (di darsi) una risposta alla domanda di partenza. Claudio e Anna sono una coppia di ultratrentenni condannati alla precarietà: lei supplente di matematica col miraggio dell’assunzione in ruolo, lui ingegnere informatico ridotto a bonificare computer infestati da virus. Vogliono un figlio ma non possono permetterselo. In fondo il sesso coniugale non è peccato. Che vuoi che sia, appunto. Poi ci sarà da fare i conti con l’account che non si può più cancellare (anche volendolo), con i guardoni virtuali della rete, con amici, colleghi, parenti e vicini di casa.
Leo aggiunge un’altra stazione al suo percorso registico di racconto dell’Italia contemporanea, iniziato con 18 anni dopo e proseguito con Buongiorno papà e Noi e la Giulia. E lo fa con gli strumenti comunicativi che sono diventati la sua cifra autoriale: un linguaggio autentico e diretto, accessibile a tutti, la cura artigianale della messinscena, la consapevolezza di un portato etico che riguarda il modo in cui ci rapportiamo con le derive ingloriose della tecnologia. Che allontanano “attori e tecnici” di un Paese che fa fatica a ritrovare se stesso e la propria dignità dal problema fondamentale: il diritto al lavoro. Regia solida, attori eccellenti.
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Ingresso
Intero € 4,00